La Fondazione Aldo e Edda Lorenzi è stata costituita nel Luglio 2020 e si prefigge esclusivamente lo scopo di pubblica utilità occupandosi della perpetua conservazione, nella sua integrità, della Collezione esposta nella sua sede.

Gli oggetti raccolti dimostrano come, partendo da un lavoro artigianale semplice, antico e umile come quello dell’arrotino, sia possibile evolversi fino a ottenere risultati di eccellenza. Un arrotino professionale e tenace, questo era, agli inizi della sua attività, Giovanni, il fondatore nel 1929 della Coltelleria G. Lorenzi – allora piccolissima -, sita in Milano, al numero 9 della nota via Montenapoleone, condotta poi dai figli Aldo e Franco, che vi si espressero ognuno a seconda della propria indole.

Nel corso di oltre sessant’anni, Aldo e la moglie Edda Chiodini hanno collezionato e custodito gli esemplari che meglio rappresentassero la loro professione, svolta con dedizione fino alla chiusura dell’attività, avvenuta nel 2014. La passione per il proprio lavoro, l’aspirazione a realizzarlo al meglio, il perseguimento costante della qualità e l’amore per il bello hanno distinto, con la collaborazione di 13 dipendenti, il salto qualitativo da loro ottenuto. La selezione degli oggetti più recenti è stata resa possibile grazie allo stretto, prezioso rapporto con quegli artigiani – molti europei, alcuni americani e giapponesi – da Aldo e Edda periodicamente visitati nei loro laboratori, capaci di produrre pezzi unici, vere e proprie opere durevoli nel tempo che hanno permesso alla storica bottega di essere conosciuta e apprezzata a livello internazionale. La Collezione raccoglie utensili taglienti e oggetti affini, databili dal periodo etrusco fino ai giorni nostri, ed è corredata da una serie di pubblicazioni specialistiche, testimoni della ricerca inesausta che è stata necessaria per attestare ad alti livelli la conduzione di un esercizio – la cui origine artigianale non è mai stata disconosciuta – nel quale Aldo e Edda hanno espresso a lungo competenza e creatività.

Si tratta di circa 2000 pezzi, catalogati e corredati di specifiche informazioni: epoca, provenienza, autore (quando conosciuto), funzione, materiale, lavorazione. A ulteriore corredo informativo più di 700 libri, un migliaio di riviste e 150 stampe, per lo più raffiguranti arrotini ambulanti.

Negli spazi della Fondazione è disponibile un locale adibito a biblioteca, luogo di studio nel quale visitatori e specialisti possono consultare il materiale bibliografico.

Un particolare allestimento ha fatto rivivere l’atmosfera della bottega. Grazie a un attento recupero sono stati rimontati in loco alcuni degli arredi originali, compresi una vetrina esterna – uno dei sei “occhi” di comunicazione con la via -, e i banchi di vendita sui quali, negli anni, si sono posate più di diciottomila tipologie di articoli. E ancora, le bacheche in legno di rovere all’interno delle quali gli oggetti venivano esposti, nonché il vano foderato in rame che conteneva la piccola porta di accesso a un ampio negozio capace di stupire chiunque vi accedesse. E di incantarlo con i suoi splendidi oggetti.